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Perché la voce registrata ci sembra diversa?

23 Gennaio 2019esolution.it

Pochissime persone amano la loro voce registrata,
specialmente quando la ascoltano per la prima volta.
Vediamo insieme perché sembra così diversa.

“La mia voce è più profonda di quella che sto ascoltando! Questa non è la mia voce!”
Ti ritrovi in queste parole? Se è così, sicuramente avrai vissuto dei momenti di grande sorpresa sentendoti in registrazione per la prima volta, a meno che tu non sia un grande cantante o uno dei pochi a cui piace la sua voce registrata. Detto ciò, sappi che anche la voce di Giancarlo Giannini, Andrea Bocelli o Caparezza suonerà in modo totalmente diverso in una registrazione.

Perché la voce registrata ci sembra diversa?

Questa è una domanda vecchia e che ha già ricevuto risposta parecchie volte. Quando ascolti la tua voce registrata, questa viene udita più acuta, come se mancassero tutte quelle frequenze basse che la rendono più calda e profonda.

La ragione di ciò è che, quando parliamo, la nostra voce segue due diversi percorsi per arrivare alle nostre orecchie. Il primo percorso è quello esterno: il suono che esce dalla nostra bocca viaggia nell’aria e arriva all’orecchio. Il secondo percorso è invece interno: quando parliamo, il suono raggiunge l’orecchio anche dall’interno attraverso le nostre ossa e i tessuti della testa. Ossa e tessuti rinforzano le vibrazioni a bassa frequenza, che danno quel tono più profondo e grave alla nostra voce. Quindi noi percepiamo la nostra voce come risultato della combinazione di questi due processi di conduzione del suono, interno ed esterno.

Come sentiamo la nostra voce

La prossima volta che ti chiederai perché la nostra voce suona diversa in una registrazione, saprai qual è la risposta: i microfoni non registrano il suono condotto attraverso le ossa, ma solo le onde sonore trasmesse attraverso l’aria e quindi eliminano la componente della nostra voce più presente e familiare, quella della nostra “guida interna”. E con essa, le basse frequenze che rendono la nostra voce meno imbarazzante.


E allora avrai sicuramente capito che quella registrata corrisponde proprio alla tua vera voce ed è quella che gli altri sentono quando parli!

Esperimento di Chris Beatty

Questo esperimento, ideato dall’insegnante di canto e vocal coach Chris Beatty, ci permette di ascoltare la nostra vera voce senza ricorrere ad una registrazione. Consiste nel prendere due fogli di cartoncino o due riviste e porle lungo la faccia, appena davanti alle orecchie. In questo modo la voce non arriverà direttamente dalla nostra bocca alle nostre orecchie passando lungo le guance, ma dovrà oltrepassare i cartoncini e sarà modificata dall’ambiente in cui ci troviamo (dimensione, umidità, persone che si trovano insieme a noi). La nostra voce arriverà quindi alle nostre orecchie allo stesso modo in cui arriva agli altri!

CREDITS

Autore:
Dott.ssa Chiara Lucchesi
Social Media Partners:
Praticantemamma, Logopedicamente
Art Director & Web Director:
esolution
Illustrazioni:
Dott.ssa Chiara Lucchesi
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